Serie pittoriche
Critica d'arte

Alessandra Viotti sa dipingere le sue emozioni e ciò che la appassiona, riuscendo a trasmettere all'osservatore il proprio sentire pur senza eccedenze.
Il suo stile quasi minimalista è segno di un fare stilistico ben calibrato, frutto di una abilità creativa sicura; dovuta sia all'esperienza che ad una attitudine mentale e manuale razionale.
Le sue opere sono generate da linee minimaliste che con pochi segni esprimono chiaramente la figura che l'artista vuole rappresentare. Le emozioni e le passioni, rappresentate dai colori inseriti in ogni creazione, sono circoscritte dentro a forme talvolta astratte.
Tutto è controllato e calibrato per riuscire a trasmettere i concetti, dietro alle forme, che questa artista vuole sempre esprimere.
Marina Volpi
Storica dell'arte e Direttrice artistica di Artexpertise
Prossime esposizioni
Ecco le prossime esposizioni internazionali
al 30 maggio 2021
Galleria Nesle
Parigi- Francia

al 3 luglio 2021
Lido di Camaiore - ITALIA

Pubblicazioni
L ibri in italiano e in francese illustrati in bianco e nero o a colori. Storie destinate ai piccoli sognatori, come agli adulti che hanno conservato preziosamente un cuore bambino.
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Educazione artistica

Atelier pedagogici
Disegno, acquarello, scrittura…
Questi atelier sono rivolti agli appassionati di tutte le età e di ogni orizzonte perchè possano scoprire o perfezionare una pratica amatoriale qualificata.
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Mostre dei lavori degli alunni
Bambini, adolescenti, adulti
È il tempo della restituzione. Gli atelier sono un’esperienza unica che confluisce nella realizzazione plastica o poetica. Queste mostre svelano la padronanza tecnica degli alunni, la forza creativa della loro immaginazione e un grande senso della bellezza.
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Arti che vivono
Alessandra scrive e mette in scena degli spettacoli teatrali, concepisce delle scenografie, disegna costumi, dirige dei giovani attori.
Per i partecipanti, la rappresentazione teatrale è il culmine di un processo di riflessione sul testo e sul gioco, un’iniziazione alle tecniche d’interpretazione, all’eloquenza, alla gestualità…
L’epilogo di un’impresa drammatica complessa, rischiosa, di tutta un’equipe inesperta, debordante, vibrante di un’audacia ogni volta prorompente nell’esecuzione del miglior intento.
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Alessandra attraverso Alessandra
F
in dalla più tenera età, e ancor più lontano, risalendo nei miei ricordi, disegno e dipingo. Ovunque:sui muri, sulle lenzuola, sui materassi, per terra, sulla carta. Ben prima di leggere, esploro i territori che mi sono cari, come la natura e i volti. I miei quadri attuali hanno conservato il sapore dell’infanzia.
Quando il maestro Pippo Pozzi mi accetta nel suo atelier, i miei genitori non contrastano la mia vocazione, non rinuncio, tuttavia, al mio diploma d’insegnante, a proseguire gli studi in didattica e pedagogia e poi quelli in Lettere e Filosofia. Frequento l’atelier con entusiasmo.
S
ono anni esaltanti. Si tratta di un atelier all’antica, di una bottega rinascimentale, artigianale e letterata frequentata dagli artisti più famosi, in cui si praticano l’incisione, la pittura e la ceramica. Poter studiare e apprendere in un ambiente tale, è un privilegio per il quale non sarò mai sufficientemente grata.
Negli anni 90’, quando il mio maestro Pippo Pozzi decide di presentarmi a Venezia, mi ammalo, vinta dai vapori chimici inalati quotidianamente nel suo atelier. Costretta a vivere prendendo grandi precauzioni, abbandono temporaneamente la pittura.

P
ubblico diversi libri che illustro in bianco e nero. I protagonisti appartengono alla flora e alla fauna. Disegno gioielli, abiti, personaggi, scenografie e adatto alcuni dei miei testi al teatro.
Nel 2014 mi trasferico sulla Costa Azzurra in Francia, accanto al mare, le mie allergie si attenuano. Finalmente liberata, ricomincio a dipingere, reintroduco il colore. Utilizzo gli acrilici con le mani e i piedi, forgio i miei propri utensili, invento strumenti... è un periodo intenso.
Dipingo i quadri destinati a un libro d’artista « Le Poème de Vera » le esposizioni e le dediche che ne seguono dimostrano l’interesse per quest’opera.
Nel 2017 è ancora il colore a spingermi a preparare l’esposizione «Come un volo di farfalle». Ciò che amo sopra ogni casa è il figurativo, nel disegno come in pittura, non obbedisco che ad un imperativo: il mio bisogno di poesia, ciò che conta è che il mio pennello viva sulla tela, trasformato dal pensiero.
N
el 2017 realizzo il ciclo intitolato «I volti della luce». Figurativo e poetico.
I miei quadri sono esposti a Parigi, alla Galleria Thuillier e al Grand Palais, a Tokio, Monaco, La Rochelle, Toulouse e Barcellona.
Nelle mie opere affronto di volta in volta il sogno o l’emozione. Non termino mai di esplorare questi volti di donne, di uomini, di animali e di dipingere le emozioni concentrate nei loro occhi. Bisogna pure strapparne i segreti!
Osservatrice e conoscitrice dell’animo umano, dipingo i miei personaggi con tratti risoluti e essenziali, per metterne in valore gli aspetti più intimi. Scelgo una tecnica che riposa sulla semplicità, ricorro al disegno, al pennarello a punta fine e alla pittura acrilica.
Eliminando il superfluo e conservando la quintessenza, ricerco una verità che intendo esaltare con dei colori luminosi e qualche ombra.


N
on voglio un’arte ridotta alla decorazione o alla comunicazione che rifiuta d’essere all’ascolto delle realtà sensibili. Desidero un’arte che resiste alle imposture e ai simulacri, che s’investe sfuggendo all’impazienza dei limiti.
Nell’era del divertimento e della frammentazione sociale, in questo mondo piuttosto disincarnato in cui ci fanno difetto l’autenticità degli esseri e la potenza dell’agire, vedo la pratica della pittura come un modo di ricreare un senso nei rapporti con i nostri simili, con la natura e con il mondo.
Con questo spirito nel 2018 inizio un ciclo pittorico sugli animali, cercando di suscitare un’emozione nell’uomo capace di farlo reagire sulla condizione animale. È la pittura che deve parlare e creare il sentimento, aprire una coscienza con la semplice evocazione di una gocciolina di sangue o l’espressione di un volto.
L
’estate 2019 mi ha proposto altri soggetti nel prolungamento di un’attualità bruciante, qui e ovunque, suscitando la sorpresa e l’emozione; la violenza contro le donne, i bambini e gli animali è stata una fonte d’ispirazione nuova per una serie intitolata: «Paure».
Nel gennaio 2020, raggiungo il movimento ArAnimA che raggruppa artisti internazionali impegnati a favore della biodiversità. Essere membro di questo movimento è un onore che dona una forma concreta alla mia dedizione.
Ricorro all’arte che, senza divenire un manifesto della società, è più che un semplice testimone dei tumulti del mondo. L’arte è capace, rappresentando il reale, di scongelare gli animi, di depredare gli spiriti e i cuori dai protocolli che li imprigionano, di liberare le emozioni, interrogare il mondo, decentrare lo sguardo per far sentire agli uomini le armonie segrete dell’universo.

Mostra internazionale "Dessin et Peinture à l'eau" al Grand Palais di Parigi